La giunta di Albisola, come tante altre, poiché non vogliamo essere di parte, ma esprimere la parte migliore di noi, invece di occuparsi delle cose principali, come la sicurezza sociale per i deboli, invece di risolvere finalmente il problema perenne della viabilità, la messa in sicurezza delle strade, di valorizzare l’oro nero del turismo attraverso la ristrutturazione e il decoro degli edifici pubblici, la pulizia dei giardini e delle spiagge, la netta diminuzione delle odiose tasse indirette, incivili ed inique, che gravano soprattutto sulle fasce più deboli o esposte, come gli esercenti del settore commerciale, artigianale e turistico, che cosa fa ?
Si occupa di utilizzare il denaro pubblico senza evitare ogni minimo spreco e inefficienza, forse non essendo cosciente che navighiamo sul debito pubblico più alto d’Europa. Quindi si continua incoscientemente ad eseguire lavori pubblici portandoli a termine quasi sempre non a regola d’arte, non facendo propria la regola ferrea della frugalità; si continua a far lievitare la burocrazia amministrativa e il livello soffocante della politicizzazione della società.
Nel settore economico si privilegiano le cooperative rosse, vere e proprie finanziarie partitiche, anche in settori strategici come l’edilizia, soffocando la libertà economica, decisiva per la competitività e la sostanziosa libertà di un paese.
Questa giunta guidata da Lionello Parodi, in particolare, si è distinta per l’aumento dell’esborso economico da parte dei contribuenti senza un corrispondente miglioramento dei servizi pubblici e sociali. Addirittura è stata aumentata -senza vergogna- l’ici sulla prima casa, che non è una rendita ma un patrimonio acquisito con enormi sacrifici familiari o personali, così come sono aumentate tante altre tasse indirette e tariffe che gridano vendetta (addizionale irpef, spazzatura che è più che raddoppiata negli ultimi due anni, quota mensa ed asilo, passo carrabile triplicato, ecc…).
Invece di avere riguardo per l’esistente e di tutelare con lungimiranza l’antica urbanizzazione dei nostri borghi, facendo brillare gioielli come le piazzette uniche e suggestive di Albisola Capo e il centro storico di Albisola Superiore, si ha l’impressione che si tenda a salvaguardare prevalentemente gli interessi egoistici di alcuni costruttori, per lo più “simpatici” a questa amministrazione, creando sempre nuovi siti residenziali pur essendo il centro cittadino e l’entroterra ancora così trascurati.
In questo modo si crea una fattispecie di politica a macchia di leopardo, tipica di quasi tutta la riviera ligure, che in vent’anni è riuscita a produrre una perdita secca di turisti, sia italiani che stranieri; addirittura una diminuzione del venti per cento di quelli svizzeri e tedeschi e del trenta per cento di quelli austriaci. L’Italia, in proporzione agli abitanti, è ormai al tredicesimo posto nelle classifiche internazionali sulle presenze turistiche. Un vero e proprio miracolo economico alla rovescia considerando la favorevolissima posizione geografica della Liguria, le sue bellezze naturali e la straordinaria mitezza del clima invernale.
Gambaretto Diego
Coord. Forza Italia Albisola Superiore
Benvenuto Fausto
Consigliere direttivo Forza Italia
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