Diego Gambaretto
sabato 28 giugno 2008
COLLABORAZIONE TRA COMUNI ?
Diego Gambaretto
venerdì 27 giugno 2008
LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE
SU IL SECOLO XIX VIENE MESSA IN EVIDENZA LA GAFFE DEL CONSIGLIERE PRETIN BRUNO(Ds) CHE HA SCRITTO SUL GIORNALINO COMUNALE, PAGATO DA NOI CITTADINI(E CHE TROPPE VOLTE DIVENTA UN SPAZIO DI "AUTO-ELOGIO" DELLA GIUNTA PARODI) UNA FALSITA'.
PRETIN HA ELOGIATO IL SINDACO PER AVER FATTO RIASSUMERE 4 OPERAI DELLA FAC, MA PURTROPPO CIò NON E' SUCCESSO.
E PENSARE CHE IL SUDDETTO CONSIGLIERE COMUNALE AVEVA AFFERMATO CHE I MIEI ARTICOLI NON CORRISPONDONO AL VERO. LO DIMOSTRI SE VUOLE E SE E' CONVINTO DI CIO'. SARO' LIETO DI POTER PUBBLICARE LA SUA RISPOSTA (SE ARRIVERA')
Diego Gambaretto
INVITO AD INTERVENIRE SUL BLOG
Sei camion distrutti dal fuoco ad Albisola
Sei camion distrutti dal fuoco ad Albisola Liguria Savona Il Secolo XIX
E' POSSIBILE CHE QUESTO VOLANTINO AFFISSO IN VARIE PARTI DELLA CITTA' TRE GIORNI PRIMA DELL'INCENDIO DOLOSO FOSSE UNA MINACCIA ?
RICEVO E PUBBLICO
COMUNE DI ALBISOLA SUPERIORE
Provincia di Savona
Esito di asta pubblica IN Albisola Superiore, 10/6/2008 vinta dal consigliere di maggioranza albisolese
Si comunica che con det. N 3.1.84 del 23/08/2007 l’asta relativa alla vendita dell’immobile sito in Albisola Superiore Piazza Galileo Galilei civ. 2, è stata aggiudicata al Sig. Pietro Carlo Mazza per l’importo di € 101.000,00.
Città di Albisola Superiore
SUL SITO DEL COMUNE NON E' PIU' POSSIBILE VEDERE LE "GRADUATORIA FINALE DELLA SELEZIONE PUBBLICA PER ESAMI A N. 1 POSTO DI CAT. C1 A TEMPO INDETERMINATO PARZIALE 18 ORE SETTIMANALI PRESSO L'UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO" . clicca per andare alla pagina "incriminata".
RICORDIAMO CHE SU QUESTO BANDO SI ERANO SOLLEVATE POLEMICHE
Città di Albisola Superiore
giovedì 26 giugno 2008
lunedì 23 giugno 2008
venerdì 20 giugno 2008
Albisola, sorpreso con tre pugnali: prosciolto
VIDEORICHIESTA DIVERTENTE
I mitici ragazzi della spiaggetta fanno delle richieste all'amministrazione e dedicano una canzone a Mario, per ringraziarlo del servizio che offre ai fruitori di questo spazio
venerdì 13 giugno 2008
INCONTRO PUBBLICO AD ALBISSOLA MARINA
mercoledì 11 giugno 2008
RESOCONTO CONSIGLIO COMUNALE DEL 9/06
Dal dibattito è emerso che la rotonda in località Massa, davanti al complesso scolastico , ha creato ancora più traffico e confusione. La soluzione giusta sarebbe stata quella di portare il traffico lontano dagli studenti all'uscita di scuola, non rallentare la viabilità in quella zona. Inoltre non ci sono le segnaletiche pre rotonda.
L'argomento trattato che ha creato più interesse è quello riguardante la piscina coperta in località Luceto. Purtroppo si può notare un rapido deterioramento di ciò che è stato eseguito a causa del luogo periodo di fermo lavori. All'interpellanza presentata da Anima Albisola risponde l'ingegnere Agamennone che traccia la storia della piscina coperta.Afferma che di fallimenti ne sono avvenuti due: quello di Edilmar, poi di Gesta. Il Comune non riusciva a capire il rapporto tra le due società e questo a portato ad un rallentamento dell'iter burocratico. Inizialmente è stata incamerata la cauzione a Gesta e, nel gennaio 2008, il Comune è entrato in possesso ed è stato fatto un sopralluogo insieme agli ufficiali giudiziari. Il Sindaco spera prima dell'inizio dell'anno si possa procedere con il nuovo bando ma il curatorore fallimentare aveva affermato ai giornalisti che non si sarebbe arrivati in tempi brevi alla soluzione poiché si deve ancora quantificare il lavoro di Gesta.
I consiglieri di minoranza hanno chiesto informazioni riguardo al contributo del credito sportivo , considerando che i lavori della piscina scoperta sono conclusi, e i soldi sono ancora nelle casse del comune.
Ricordiamo che nel dicembre 2005, attraverso la regione, era arrivato un contributo di 392mila €. Ma allora la piscina era già ultimata, anche se i tecnici del comune hanno messo nero su bianco che i lavori erano in corso. Il sindaco prende la parola non rispondendo alla domanda e facendo in modo che il tecnico non possa parlare. A supporto del Sindaco, in evidente difficoltà, interviene il segretario cittadino che non può rispondere a quesiti tecnici se non interpellato, nè tantomeno rispondere ad una domanda politica.
Si ricorda che a febbraio 2006 il Sindaco aveva affermato “tra un anno ci sarà la piscina coperta”. Altro problema che emerge è quello relativo ad Ata che deve più di 200 mila duro per i lavori effettuati dal personale imprestato dal Comune negli anni passati.
Nel corso della seduta viene approvato lo statuto del "Consorzio per la depurazione delle acque di scarico", per la gioia dei dirigenti, forse non essendo coscienti che navighiamo sul debito pubblico più alto d’Europa.
Viene inoltre comunicato che il revisore dei conti ha rassegnato le dimissioni e non verrà riassunto nessun altro poiché la finanziaria impone che nei comuni sotto i 15mila abitanti ne sia indispensabile uno.
Diego Gambaretto
lunedì 9 giugno 2008
domenica 8 giugno 2008
ALBISOLA AL BUIO
Il Secolo XIX | Liguria | Savona
Il Secolo XIX | Liguria | Savona
Ristoratore in manette
spacciava cocaina nel locale Au fundegu
sabato 7 giugno 2008
SI RIUNISCE IL CONSIGLIO COMUNALE
A VALLEGGIA INCONTRO PUBBLICO
SU IL SECOLO XIX : studenti al lavoro per trovare il nuovo museo della ceramica
Saremmo grati se qualcuno della Giunta comunale rispondesse sul blog, luogo di confronto sempre liberale e democratico.
Cordialmente
giovedì 5 giugno 2008
A.C.T.S. E LA GIUNTA COMUNALE ALBISOLESE
Tre ausiliari del traffico, dipendenti ACTS ma per la stagione estiva “imprestati” al comando dei vigili di Albisola Superiore, sono stati denunciati e accusati di falso ideologico, materiale e abuso d’ufficio poiché avevano messo in pratica un metodo che permetteva ai loro amici di non pagare la sosta nelle aree blu: venivano infatti comminate multe con numeri di targa falsi. In questo modo gli “automobilisti amici” non ricevevano le contravvenzioni, né correvano il rischio di essere sanzionati, avendo già sotto il tergicristallo il biglietto di preavviso . I controlli incrociati effettuati dal sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro hanno portato a scoprire questa “truffa” ai danni del Comune e quindi ai cittadini albisolesi.
La gestione dei parcheggi a pagamento da parte di ACTS, avvenuta attraverso una trattativa privata ,ha portato nelle casse comunali durante la stagione estiva 2007, circa 45mila euro .
Troviamo molto strano che la convenzione tra ACTS e comune è stata firmata solamente il 31 gennaio 2008 . In proposito si ricorda che il tribunale di Savona ha accolto il ricorso di un medico, dichiarando non valide le multe effettuate nei pressi dell’ospedale San Paolo, poiché era scaduta la convenzione tra polizia municipale ed ospedale.
Inoltre, Comune di Savona e Provincia, per risanare i bilanci dell’azienda, dovranno versare 10 milioni di euro, cifra che servirà per recuperare le perdite accumulate dall’azienda negli ultimi anni e per futuri investimenti. In aggiunta agli stanziamenti straordinari si impegneranno e versare 660 mila euro annui fino al 2023.
Tutto ciò ci pare incredibile se si pensa che ancora nessuno si è preso la responsabilità dei soldi pubblici spesi inutilmente per il progetto Metrobus, mai realizzato e costato ben 2milioni di euro, principalmente in viaggi e consulenze.
Ci domandiamo preoccupati con quali garanzie i Comuni e la Provincia possano elargire ulteriori fondi all’azienda dopo questa gestione discutibile , e soprattutto dopo il totale disinteresse da parte dei “colpevoli” nel chiedere perdono ai cittadini per aver mal amministrato il loro denaro.
Inoltre, secondo una delibera, l’ex presidente della società dei trasporti Luca Delbene, membro del Partito Democratico di Albisola Superiore,che a causa della sua inesperienza è considerato uno dei principali responsabili dei gravi disavanzi e delle suddette perdite ,potrebbe ricevere un bonus di 20.000 € per ulteriori consulenze rispetto alla dismissione dal suo mandato.
Ricordiamo che uno dei suoi primi gesti a poche settimane della sua nomina, era stato quello di aumentarsi l’indennita’ di presidente a se’ medesimo e a tutto il CDA.
Diego Gambaretto
mercoledì 4 giugno 2008
RITIRO OLIO ESAUSTO DA RISTORAZIONE
PER INFO
http://www.ponentecologia.it
martedì 3 giugno 2008
Ebay e il pericolo truffe
È obbligatoria l'iscrizione gratuita al sito. Qualunque acquirente può essere anche venditore dopo aver fatto una verifica tramite l'inserimento di un codice che eBay manda presso l'abitazione dello stesso.
Ebay per dare garanzia ai suoi utenti utilizza il feedback: un meccanismo di scambio di valutazioni sulla transazione che avviene sia da parte del compratore che dal venditore. Questi possono essere positivi in caso di transazione conclusa con successo e far guadagnare un punto, negativi in caso di mancato ricevimento della merce, merce contraffatta e/o non corrispondente alla descrizione.
I due punteggi attribuiti in base al tipo di feedback ricevuto determinano una percentuale (ad esempio se sono tutti positivi 100%) che, a colpo d'occhio, permette subito di capire l'affidabilità del venditore/acquirente.
Al raggiungimento di un determinato numero di feedback negativi eBay può decidere la sospensione, il blocco o la chiusura definitiva dell'account del venditore/compratore.
Qualche settimana fà ho deciso di comprarmi un telefonino su questo sito ed ho iniziato a valutare le possibili compravendite fino a che non ho trovato quella che pensavo facesse per me: il cellulare era quello che volevo, il venditore aveva 236 feedback, tutti positivi. Ho vinto l’asta e ho effettuato il pagamento attraverso un versamento su carta prepagata postepay, nominale e dalla quale per fare prelievi serve carta d’identità allo sportello o codice segreto al postamat .
Il giorno dopo aver fatto il versamento ho notato che l’account del venditore non era più registrato sul sito di aste on-line e mi sono recato alla sede della polizia postale di Savona per sporgere denuncia. Qui mi è stato detto che sono tantissime le denunce che vengono fatte per truffe su Ebay, tanto che ne sono letteralmente sommersi. Mi è stato spiegato che il sito è tutt’altro che un luogo sicuro dove effettuare compravendite, poiché esistono molti modi per trarre in inganno il cliente.
Il meccanismo dei feedback può essere travisato da utenti che dispongono di più account o si accordano con altri, e simulano delle finte vendite di oggetti (a sè stessi o a terzi) per scambiarsi e aumentare rapidamente il proprio numero di feedback. Infatti l’'unica verifica sui dati di iscrizione, che sarebbe a garanzia dell'univocità dell'account (una persona=un account), consiste nel calcolo del codice fiscale, facilmente falsificabile con i programmi disponibili in rete.
Ma, molto probabilmente, la truffa esercitata nei miei confronti è avvenuta attraverso Vai a: Navigazione, cerca
l’impossessamento dell’account del venditore, da parte di un truffatore, avvenuta con la tecnica del phishing ("spillaggio (di dati sensibili)", in italiano) cioè una attività illegale che sfrutta una tecnica di ingegneria sociale, ed è utilizzata per ottenere l'accesso a informazioni personali o riservate con la finalità del furto di identità mediante l'utilizzo delle comunicazioni elettroniche, soprattutto messaggi di posta elettronica fasulli o messaggi istantanei, ma anche contatti telefonici. Grazie a questi messaggi, l'utente è ingannato e portato a rivelare dati personali, come numero di conto corrente, numero di carta di credito, codici di identificazione, ecc.
Il processo standard delle metodologie di attacco di spillaggio può riassumersi nelle seguenti fasi:
l'utente malintenzionato (phisher) spedisce al malcapitato ed ignaro utente un messaggio email che simula, nella grafica e nel contenuto, quello di una istituzione nota al destinatario (per esempio la sua banca, il suo provider web, un sito di aste online a cui è iscritto).
L'email contiene quasi sempre avvisi di particolari situazioni o problemi verificatesi con il proprio conto corrente/account (ad esempio un addebito enorme, la scadenza dell'account ecc.).
L'email invita il destinatario a seguire un link, presente nel messaggio, per evitare l'addebito e/o per regolarizzare la sua posizione con l'ente o la società di cui il messaggio simula la grafica e l'impostazione.
il link fornito, tuttavia, non porta in realtà al sito web ufficiale, ma ad una copia fittizia apparentemente simile al sito ufficiale, situata su un server controllato dal phisher, allo scopo di richiedere ed ottenere dal destinatario dati personali particolari, normalmente con la scusa di una conferma o la necessità di effettuare una autenticazione al sistema; queste informazioni vengono memorizzate dal server gestito dal phisher e quindi finiscono nelle mani del malintenzionato.
Il phisher utilizza questi dati per acquistare beni, trasferire somme di denaro o anche solo come "ponte" per ulteriori attacchi.
Talora, l'e-mail contiene l'invito a cogliere una nuova "opportunità di lavoro", a dare le coordinate bancarie del proprio conto online per ricevere l'accredito di somme che vanno poi trasferite ad altri conti, trattenendo una percentuale dell'importo, che può arrivare a cifre molto alte. Solitamente, il trasferimento avviene con bonifici gratuiti, sempre via Internet, verso un altro conto online.
Si tratta del denaro rubato con lo spillaggio, per il quale il titolare del conto online, spesso in buona fede, commette il reato di riciclaggio di denaro sporco. Quest'attività comporta per il phisher la perdita di una certa percentuale di quanto è riuscito a sottrarre, ma esiste comunque un interesse a disperdere il denaro in molti conti correnti e a fare girate in differenti Paesi, perché diviene più difficile risalire al suo conto e dati identificativi.
Se i trasferimenti coinvolgono più Paesi, i tempi per la ricostruzione dei movimenti bancari si allungano, poiché serve una rogatoria e l'apertura di un procedimento presso la magistratura locale di ogni Paese interessato.
Banche, istituzioni o internet provider non fanno mai richiesta dei dati personali a mezzo di una e-mail. In caso di richiesta di dati personali, numeri di conto, password o carta di credito,è buona norma, prima di cancellare, inoltrarne una copia alle autorita competenti e avvisare la banca o gli altri interessati, in modo che possano prendere ulteriori disposizioni contro il sito falso e informare i propri utenti.
Una preoccupazione frequente degli utenti che subiscono lo spillaggio è capire come ha fatto il perpetratore a sapere che hanno un conto presso la banca o servizio online indicato nel messaggio-esca. Normalmente, il phisher non conosce se la sua vittima ha un account presso il servizio preso di mira dalla sua azione: si limita ad inviare lo stesso messaggio-esca a un numero molto elevato di indirizzi di email, facendo spamming, nella speranza di raggiungere per caso qualche utente che ha effettivamente un account presso il servizio citato. Pertanto non è necessaria alcuna azione difensiva a parte il riconoscimento e la cancellazione dell'email che contiene il tentativo di spillaggio.
Un primo controllo per difendersi dai siti di spillaggio, è quello di visualizzare l'icona, a forma di lucchetto in tutti i browser, che segnala che sì è stabilita una connessione sicura che garantisce la riservatezza dei dati,.
Alcuni siti hanno una barra antiphishing specifica che controlla l'autenticità di ogni pagina scaricata dal sito, ad esempio tramite la firma digitale.
La pagina di login di un sito è facilmente imitabile. Nei browser esiste una opzione per visualizzare il codice HTML delle pagine Internet, che si può copiare e incollare altrove, per ottenere un sito identico. La e-mail truffaldina conterrà un link che punta non al sito originario, ma alla sua imitazione. I dati inseriti nei campi liberi della form sono memorizzati in un database o in un file di testo collegato al sito.
Esistono, inoltre, programmi specifici come la barra anti-spillaggio di Netcraft e anche liste nere , che consentono di avvisare l'utente quando visita un sito probabilmente non autentico. Gli utenti di Internet Explorer possono utilizzare un filtro anti-spillaggio che confronta gli indirizzi di una pagina web sospetta con quelli presenti in una banca dati mondiale e centralizzata, gestita da Microsoft e alimentata dalle segnalazioni anonime degli utenti stessi.
Purtroppo mancano banche dati di questo tipo condivise dai vari produttori di browser, pubbliche o istituite presso autorità che hanno la competenza sulle tematiche di Internet e del web (in Italia, la Polizia Postale).
L'oscuramento di un sito di spillaggio non è un'operazione semplice, se questo è ospitato come sottodominio di un altro indirizzo web. In quel caso, è necessario l'oscuramento del dominio ospitante, poiché la "falsa" pagina di autenticazione non è presente nell'elenco ICANN, ma in locale sul server. Il sito oscurato può essere comunque velocemente associato ad un altro indirizzo web.
È possibile associare ad una pagina di un "sito esca" un indirizzo simile, ma non identico a quello del sito "copiato". Due pagine web, infatti, non possono avere lo stesso indirizzo IP né lo stesso indirizzo logico, che è associato ad un solo indirizzo IP.
All'utente medio resta comunque difficile distinguere un sito di phishing da quello dell'istituto di credito preso di mira poiché l'indirizzo della risorsa di "phishing" è simile e poco più lungo di quello che è stato falsificato.
Oltre alla speranza di poter rivedere i miei soldi mi auguro che chi di dovere faccia qualcosa per consapevolizzare i cittadini sui rischi che si possono avere dalla “rete”, molto utile ma anche troppo pericolosa per chi non la conosce bene. Inolte nutro la speranza che si attuino misure idonee per fermare queste attività illecite, anche attraverso una cooperazione tra stati.
Diego Gambaretto
lunedì 2 giugno 2008
Albisola, atti osceni in spiaggia davanti ad una donna: condannato
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