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lunedì 23 aprile 2007

Riaperto il Museo della Ceramica


Finalmente è stato riaperto il museo della Ceramica ad Albisola Superiore.
Il Museo era chiuso da molto tempo causa lavori di restauro. Il giorno 22 aprile si è tenuta l'inaugurazione della mostra dal titolo "Manifatture Angeliche. L'Art Nouveau Europeo nella ceramica per l'architettura".
Sono visionabili più di 700 piastrelle principalmente di fabbricazione belga, inglese, tedesca e francese , tutte opere di splendida manifattura.
Il Museo resterà aperto fino al 24 giugno.
Speriamo che venga sfruttato in tutte le sue potenzialità e possa essere un'attrattiva per il turismo.
Informazioni sulla mostra:
L’art nouveau europeo nella ceramica per l’architettura”, singolare esposizione di settecento mattonelle da rivestimento in gran parte di fabbricazione belga, ma anche inglese, tedesca e francese e proveniente da numerose collezioni private. Gli esemplari esposti risalgono ad un’ epoca compresa fra il 1900 e il 1930, periodo al quale appartengono le mattonelle da rivestimento più preziose e ardite prodotte in Europa, sull’onda di una rinata attenzione per le “arti applicate” quale connubio di istanze estetiche, materiali, artigianato e processi di produzione industriale.La piastrella, manufatto di per sé anonimo ed economico, è stato da sempre supporto privilegiato per l’espressione della creatività del ceramista attraverso la decorazione costituita da racconti per immagini, simbolismi e rappresentazioni naturalistiche.E se la tradizione iberica fu influenzata dalla cultura araba e dagli azulejos che ornano le antiche dimore nel sud della Spagna, anche Olanda, Germania, Belgio, Inghilterra e Italia vantano una tradizione nel campo della ceramica che ebbe il suo massimo splendore nei primi 30 anni del ‘900, il periodo al quale si riferisce la mostra, quando l’intera Europa fu conquistata da una nuova estetica che assunse il nome di Jugendstil nei paesi di lingua tedesca, Art Nouveau nell’area francofona, Modern Style in Inghilterra, Modernismo in Spagna e Floreale in Italia e che conquistò in poco tempo il gusto del pubblico influenzando architettura, abbigliamento, arredi e decorazioni.I curatori della mostra – l’architetto Franco Bertoni, responsabile della collezione contemporanea del Museo Internazionale della Ceramica a Faenza e il professor Ezio Godoli, docente di Storia dell’Architettura all’Università di Firenze - hanno selezionato da un corpus di oltre 4000 piastrelle i manufatti che saranno esposti al museo “Trucco” di Albisola Superiore, sede ideale dell’esposizione in quanto città facente parte delle 36 realtà italiane riconosciute quali “Città della Ceramica”.Le piastrelle in mostra costituiscono esemplari di eccellenza artigiana ed artistica e rappresentano la qualità, il gusto e la varietà di una produzione che aveva arricchito le facciate, gli interni e gli arredi delle abitazioni. Si tratta di mattonelle dalle tipologie e dagli stili assai vari: dal gusto classico all’arabeggiante, dal disegno tradizionale al decoro più stilizzato, dallo stile floreale tipico del Liberty belga - francese, ai motivi geometrici del Liberty scozzese, austriaco e tedesco. Elementi costruttivi che nell’edilizia attuale raramente vengono presi in considerazione per le loro caratteristiche artistiche, in realtà costituiscono nell’esposizione motivo di approfondimento, sia per la conoscenza delle tecniche costruttive – molto spesso al confine fra produzione industriale e opera d’arte – sia per testimoniare come la natura fosse motivo ispiratore per le arti decorative dell’epoca.La singolarità della mostra consiste nella provenienza degli esemplari: collezioni nate dalla passione e dalla paziente ricerca fra mercatini e botteghe. Così, una dopo l’altra, a volte simili per nuances o decoro, ricongiunte a distanza di tempi e di luoghi, tali piastrelle hanno dato corpo a nuclei rappresentativi di un’epoca significativa. Piastrelle nobili e raffinate, impreziosite da tecniche non comuni accanto a manufatti semplici, il cui valore non risiede nella fama del produttore ma nella sua capacità di trasmettere emozioni e nella sincerità dell’espressione artistica di gusto popolare.
Guarda la nostra protesta di alcuni mesi fa riguardante il museo chiuso:

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