SOGNIAMO AD OCCHI BENE APERTI UNA CITTA' MODELLO CHE SIA VICINA AD I CITTADINI E CHE SI RENDA INTERPRETE DI TUTTE QUELLE INNOVAZIONI CHE POSSANO RIDURRE L'ESBORSO ECONOMICO DA PARTE DEL CITTADINO E MIGLIORARNE IL TENORE DI VITA: UNITI POSSIAMO CAMBIARE

sabato 30 agosto 2008

ALBISOLA INVIDIA ALBISSOLA: pochi km un altro mondo

Poteva essere il paese più bello della Riviera. È un ritornello certo campanilistico ma assai diffuso ad Albisola Superiore, lo si sente entrando nei negozi e parlando con i passanti. Lo ripetono in molti, non senza una buona dose di rammarico nel constatare che la propria città non viene valorizzata come merita. Tanto che un gruppo di cittadini, stufo di assistere al degrado urbano e agli sprechi, ha organizzato una protesta con tutti i crismi, sabato scorso alle 21 nella cosiddetta «Scacchiera», lungo la passeggiata a mare. Dietro alla protesta, un gruppo di albisolesi che l'antipolitica non sanno che cosa sia, perché amano la propria terra, sono attenti a cosa accade nella città e restano convinti che, attraverso il dialogo e con la costruzione di una coscienza comune, sia possibile risolvere i problemi. Insieme si sono riuniti in un'associazione culturale che hanno chiamato, non a caso, «Amici di Albisola». A far da animatore di questo volenteroso gruppo, il giovane coordinatore locale di Forza Italia Pdl, Diego Gambaretto: «Invece di migliorare i servizi e creare un luogo a misura di cittadino e di turista - spiega - si aumentano le spese e si favoriscono gli amici, nell'ottica di chi non sa guardare più il là del proprio naso».Un'amministrazione della città indolente e incapace di dare lustro ad Albisola: è la denuncia che arriva, senza mezzi termini, da chi ha annunciato così battaglia anche in piazza.Tra la consegna delle magliette che gridano «Albisola libera» e l'allestimento di un buffet per accogliere la gente intervenuta, le argomentazioni contro la mala gestione comunale non mancano affatto. E gli «Amici di Albisola» le snocciolano tutte, una via l'altra. Dalla situazione delle fabbriche dismesse da una ventina di anni, all'applicazione del piano regolatore che c'è e non c'è, passando per la rabbia di molti commercianti che hanno sopportato l'aumento significativo della tassa sui rifiuti urbani. E ancora addizionale Irpef, quota mensa e asilo, il passo carrabile. «Tutti aumenti - precisa Gambaretto - necessari a far quadrare il bilancio ma immotivati sul piano del miglioramento dei servizi». All'attenzione della cittadinanza anche gli sprechi dell'amministrazione comunale, molti già sulle pagine di cronaca locale dei quotidiani. Come il recente cambio di destinazione d'uso dell'edificio di corso Ferrari, nato per ospitare un asilo e che sarà invece trasformato in biblioteca: «Ecco come spendere 500 mila euro per un progetto ora totalmente modificato - chiosano dalla piazza -. Questo rende bene l'idea di un'opera pubblica mal gestita». E ancora la pavimentazione di corso Colombo. Appena terminata, ha richiesto l'intervento di uno scalpellino dalla Toscana, dopo che il Comune è stato sommerso di lamentele da parte di numerosi anziani che inciampavano nella pavimentazione evidentemente mal realizzata.Se c'è una cosa che agli «Amici di Albisola» non manca, nonostante i motivati mugugni, è il senso della provocazione e la satira. E certo il sindaco Lionello Parodi, dopo aver già ricevuto un tapiro, non avrà mostrato segni di stupore nel vedersi ritoccato in una foto nei panni di giocatore di golf nelle buche del manto stradale cittadino. «Le abbiamo contate e catalogate tutte - precisa Gambaretto - e sono oltre seicento, un gigantesco campo da golf in cui per provocazione ci siamo messi a giocare».
Attraversato il ponte sul torrente Sansobbia in direzione Savona, si giunge ad Albissola Marina e ci si accorge subito che non è solo la «s» in più nel nome a differenziarla dalla vicina Superiore. Ma strade pulite, manto stradale in ottima condizione, la splendida Passeggiata degli Artisti affollata ogni sera d'estate di giovani e meno giovani, anche quest'anno nonostante la crisi nera. Mentre Albisola Superiore, che pure è sede della stazione ferroviaria e di un'uscita autostradale che registra traffico record, resta spesso un posto dove cercare parcheggio e non decolla come dovrebbe. «Ci unisce un ponte ma ci separa un abisso» è lo slogan che alcuni cittadini hanno inventato per evidenziare la distanza in termini di qualità e servizi che li separa dall'Albissola al di là del Sansobbia.Manca ormai meno di un anno alle elezioni amministrative. Facendo due chiacchiere con alcuni commercianti del centro, veniamo a sapere che in effetti ultimamente qualche intervento in più da parte del Comune viene effettuato. La macchina elettorale, si sa, fa miracoli.

http://www.ilgiornale.it/pag_pdf.php?ID=85221

http://enholline.wordpress.com/2008/08/27/albisola-invidia-albissola-pochi-km-un-altro-mondo/

http://ogear.wordpress.com/2008/08/27/albisola-invidia-albissola-pochi-km-un-altro-mondo/

1 commento:

Anonimo ha detto...

Come mai, nella perfetta Albissola, i pochi eventi musicali dedicati ai giovani, sono stati messi sotto stretta sorveglianza, nonchè, in un recente caso, anche interrotti, dai carabinieri e dai vigili urbani? Questi sono i primi risultati di una politica di oppressione e intolleranza? Sono stata costretta ad aprire la borsa, come tutte le altre ragazze, per vedere un concerto con pochissime persone.. Superiore, ahimè, non abbonda di iniziative, Marina si darà anche da fare, ma, mi chiedo, che senso ha dare spazio ai giovani per poi opprimerlo? Quindi è così importante vedere la doppia "s" o è più importante far prendere una boccata d'aria alle già poche iniziative della nostra zona?

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