SOGNIAMO AD OCCHI BENE APERTI UNA CITTA' MODELLO CHE SIA VICINA AD I CITTADINI E CHE SI RENDA INTERPRETE DI TUTTE QUELLE INNOVAZIONI CHE POSSANO RIDURRE L'ESBORSO ECONOMICO DA PARTE DEL CITTADINO E MIGLIORARNE IL TENORE DI VITA: UNITI POSSIAMO CAMBIARE

domenica 24 febbraio 2008

CENTRALE A CARBONE DI VADO: PROBLEMA ANCHE PER ALBISOLA

ESAME EPIDEMIOLOGICO

Visto e considerato che il Prof. LUPIERI ha accertato un deserto lichenico nelle zone circostanti la centrale termoelettrica a carbone, indice di grave inquinamento; che il Prof. NIMIS, all’epoca, accertava sia il deserto lichenico che zone di alta concentrazione per diversi metalli pesanti nelle analisi dei campioni di litorale davanti a Vado Ligure; che l’ARPAL nella relazione del 2001, accertava nell’anno 1999 una situazione inquietante dal seguente tenore:” La Tabella Radioattività Polveri riporta in Provincia di Savona nell’anno 1999 e nell’anno 2000, si riscontrano le quantità più elevate di radioattività delle 4 Province della Liguria trasmessa con polveri da combustione del carbone;” che l’esame epidemiologico espletato dall’IST, Prof. PUNTONI dal 1988 al 1999, dal risultato inquietante, conseguentemente:
In data 16.04.2007 veniva deliberato ad una unanimità dal Consiglio della IV Circoscrizione i miei seguenti ordini del giorno : accertamento dell’eventuale grado di radioattività sul territorio, legato alla presenza della centrale di Vado Ligure;
In data 24.10.2007 veniva nuovamente deliberato sempre ad una unanimità:…una centralina di monitoraggio da sistemarsi in via Caravaggio davanti alle aree del depuratore ….dovrebbe rilevare le polveri sottili Pm 10 e possibilmente le Pm 2,5 e la loro componente fisica-chimica per comprendere la provenienza e la la loro percentuale di radioattività;

Pertanto, in pieno suffragio al parere dell’ORDINE dei MEDICI di Savona, chiedo, analogamente, l’accertamento epidemiologico sia espletato da personale specializzato in epidemiologia, in collaborazione con l’Ordine, con l’ARPAL, e tutti gli Assessorati all’Ambiente ed alla Sanità competenti sul territorio, nonché da Università ad alta specializzazione in materia. Nonché gli accertamenti deliberati dal Consiglio di Circoscrizione e non espletati.

IL rispetto per la vita e per l’ambiente non può e non deve far parte di un mero gioco di interessi economici, piccoli o grandi che siano, debbono invece far parte dei valori primari, inalienabili di ogni popolo civile e l’ambiente non appartiene né alla sinistra, né alla destra, né al centro, ma a tutti noi e la RICERCA di FONTI RINNOVABILI è un atto dovuto nei riguardi dei nostri figli e di quelli che verranno.

Il Consigliere IV Circoscrizione
Renzo Briano

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